α - Alpha Bootis

Arcturus

Costellazione

BOOTES

Effemeridi Nautiche IIM

45

Transito ore 0 Merid. Sup.

26-Aprile

Catalogo FK6

526

Coascensione Retta

146° 05,1'

Catalogo FL

16

Declinazione

            19° 11' Nord

Catalogo HIP

69673

Magnitudine apparente

- 0,04

Catalogo SAO

100944

Magnitudine assoluta

- 0,30

Catalogo HR

5340

Distanza (anni luce)

36,7

Classificazione HR

K1,5IIIFe-0,5

Parallasse

88,85

Metalli

Ferro +0,5

Luminosità / Luminosità_Sole

109,3

Metalli

-

Indice B-V

1,23

Metalli

-

Temperatura

4437,5

Raggio / Raggio_Sole

17,8

Tipo stella

Gigante normale

Massa / Massa_Sole

4,7

Attributi

-

Almagesto 

Quae est inter crura et vocatur Arcturos subrufa = 
Quella che é tra le gambe ed é chiamata la rossiccia di Arturo

Nome proprio

Arcturus : deriva dal nome greco Arcturos = Artofilace (il guardiano dell'Orsa)  
I nativi d’America del Tennessee e del Sud Carolina, la chiamavano  "Falco bianco" 

Informazioni astronomiche

Visibile dal Polo Nord a 70° di Latitudine Sud.
Riconoscibile seguendo la curva delineata in cielo da Epsilon Ursae Majoris (Alioth), Zeta Ursae Majoris (Mizar) e Eta Ursae Majoris (Alkaid), le tre stelle del timone di Ursa Major, perché questa curva prima incontra Arcturus e poi arriva a Alpha Virginis (Spica). 
Stella gigante di colore giallo, é la terza stella del firmamento per magnitudine apparente, si sposta verso la stella Alpha Virginis (Spica) con moto proprio di circa 2,3 secondi d'arco in un anno e ogni 70 anni si sposta di circa 1/10 del diametro apparente della luna piena. 
Nel 1635, Jean Baptiste Morin, con un telescopio munito di cerchi graduati, vide di giorno questa stella ed era la prima volta che una stella, oltre al Sole, veniva osservata di giorno. 
Nel 1925, venne intrapresa una spedizione promossa dalla Zoological Society di New York, diretta dal dottor William Beebe, per chiarire il mistero di Atlantide e del Mar dei Sargassi e gli scienziati utilizzarono la Nave Arcturus, lunga circa 80 metri, una specie di piattaforma attrezzata con apparecchiature per il dragaggio e per la ricerca scientifica, dotata di laboratorio, acquari e camere oscure per le fotografie. 
Nel 1933 il raggio di luce di questa stella venne utilizzato per spegnere le luci della fiera mondiale di Chicago.